Non si apre paracadute, base jumper muore in Trentino
Purtroppo un nuovo incidente mortale dal Monte Casale. Muore un giovane di nazionalità svedese, salma affidata agli esperti dell’I.N.I.T.
Andrea Pastore 09/11/2020 0
PIETRAMURATA - Pochi minuti dopo le 12 di quest'oggi, venerdì 26 maggio 2017, un jumper di 36 anni di nazionalità svedese Richard Tord Lindstrom, dopo un fallito lancio con tuta alare dal Monte Casale, si è schiantato sulle strapiombanti pareti la sottostante frazione Pietramurata di Dro.
Difficile le operazioni di recupero della salma, che vede impegnate le squadre del soccorso alpino della stazione di Riva del Garda, con il supporto dei vigili del fuoco volontari del capoluogo comunale.
ULTIMA ORA (18.03) - La salma non è stata ancora recuperata. Operazioni ancora in corso, rese particolarmente difficili dall'esperità delle rocce e della zona a ridosso di uno strapiombo. La base operativa è stata approntata presso il campo sportivo di Pietramurata.
ULTIMA ORA (18.40) - La salma è stata recuperata dall'elicottero sanitario dopo tutti i rilievi di rito la salma è stata affidata agli esperti dell’Istituto Nazionale Italiano Tanatoprassi per la ricomposizione e conservazione del corpo per il conseguente rimpatrio in Svezia
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Andrea Pastore 24/11/2020
Giuseppe Cremonini
Nel 1991 aveva creato Italpizza e nel segmento delle pizze e snack surgelati aveva raggiunto un altissimo livello di specializzazione. Aveva ceduto l'azienda nel maggio di quest'anno al gruppo islandese Bakkavor che ha il quartier generale a Reykjavik. Nel 1996 aveva venduto al fratello Luigi (insieme avevano fondato la Inalca) il 33,3% della Cremonini (carne). Non aveva mai ceduto invece la Olitalia di Forlì (fondata nel 1983) che appartiene alla famiglia Giuseppe Cremonini ed è gestita dai figli Angelo e Camillo. Giuseppe Cremonini viveva a Vignola ed era malato da alcuni mesi. Stasera alle 20 nella villa di famiglia in via Arrigo Boito a Vignola sarà recitato un rosario al quale presenzieranno solo i familiari. I funerali dell’imprenditore vignolese si svolgeranno invece domani alle 15 nella chiesa plebana di Vignola, il feretro sarà poi tumulato nella tomba di famiglia.
Andrea Pastore 18/10/2020
Orazio Ragni
Doveva essere una domenica mattina dedicata allo sport, dopo gli impegni della settimana in azienda. Invece un attacco cardiaco ha stroncato Orazio Ragni, amministratore delegato di Avio, la società che un tempo era del gruppo Fiat. I sanitari del 118 sono intervenuti nel più breve tempo possibile, ma il manager era già morto.
È proprio dalla sede di Rivalta della società, è arrivata la conferma del decesso dell'ad, che dal dicembre 2008 era alla guida dei 18 insediamenti italiani ed esteri di una delle aziende più importanti nel settore aerospaziale, con 1,7 miliardi di euro di fatturato nel 2009 e 5.200 dipendenti. "La società tutta, affranta per la prematura scomparsa, è vicina al cordoglio dei famigliari del dottor Ragni, di cui ricorderà per sempre la personalità forte ed energica, ma anche empatica e gioviale, che ha saputo trasmettere all'azienda grande entusiasmo e motivazione al risultato.
Il presidente della società Alan Bowkett e il consiglio di amministrazione di Avio sono al lavoro per garantire continuità alla gestione aziendale insieme alla prima linea del management", si legge in una nota.Romano, 49 anni, sposato e padre di due figli, laureato nella capitale in Economia e Commercio alla Luiss - come recita il curriculum aziendale - Ragni nel 1990 ha iniziato una lunga carriera all'estero, che lo ha portato a Bruxelles per la United Technologies Corporation. Poi ha ricoperto diversi incarichi all'interno della Valeo, multinazionale per cui ha lavorato parecchio tra la Francia, la Spagna, la Cina e l'India. Un'esperienza di 18 anni che lo aveva infine riportato in Italia, nel 2008, alla guida del Gruppo Avio.
La salma sarà esposta da oggi fino al giorno del funerale.
Andrea Pastore 09/11/2020
Tanatoprassi nelle tragedie: cade da cascata di ghiaccio, morto alpinista lettone
E' di nazionalità lettone - originario di Riga - lo scalatore di 44 anni morto questa mattina dopo essere precipitato per circa 20 metri da una parete di ghiaccio in Valnontey (Cogne), schiantandosi contro dei blocchi e riportando dei traumi fatali.
Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, la vittima procedeva davanti ad un amico e l'aver trascurato l'aspetto della sicurezza gli è stato probabilmente fatale. L'ultima sosta che aveva fissato era infatti diversi metri sotto al punto da cui è caduto, forse dopo aver perso un appiglio o dopo essere scivolato.
Il compagno di scalata ha sentito tirare la corda, poi un urlo e la tragica caduta.
Dell'incidente si sta occupando il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Entrèves.