Convegno a Modena su Tanatoprassi e dignità della morte

Andrea Fantozzi 09/12/2020 0

Il 10 Maggio 2014 l'I.N.I.T. ha organizzato presso Centro Servizi Università Di Modena E Reggio Emilia il convegno "TANATOPRASSI DIGNITA' NELLA MORTE".

La morte rappresenta una parte importante della vita, tuttavia la nostra società tende a non riconoscerla sotto questa luce sia perché rappresenta ancora un argomento tabù nelle nostre esistenze, sia perché il parlarne è ancora legato a superstizioni. Non è un caso che con lo sviluppo della medicina e la scoperta di cure efficaci per molte malattie, lo spettro della morte si sia sempre più allontanato dalla vita quotidiana e che di conseguenza si taccia il più possibile attorno ad essa. Normalmente si pensa poco o nulla alla propria morte o a quella dei propri cari e quando questi eventi si verificano ci si ritrova a dover fare i conti con una realtà molto traumatica e dolorosa. Non si può sfuggire alla morte, ma ci si può accostare ad essa, cercando di rendere più agevole la sopportazione degli effetti negativi che essa imprime sulle spoglie mortali del caro estinto.
Oggi, in Italia, le famiglie che si trovano ad affrontare questi momenti più difficili della vita sono costrette a vegliare i propri cari in condizioni non dignitose e non igieniche. Questo accade perché manca ancora una figura professionale che si occupi della cura del corpo dopo la morte. E’ importante sottolineare infatti che esistono tante professioni che valorizzano l’aspetto fisico del vivente ma manca ancora un esperto che si prenda cura delle salme.
 
L’I.N.I.T. Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi, in stretto contatto con L’A.I.T. Associazione Italiana Tanatoprassi si occupa da oltre 20 anni della cura della salma, stando attenta a tutti gli aspetti che questo lavoro comporta: da quelli igenico-sanitari a quelli estetici. La figura professionale che viene formata e riconosciuta da questi enti è il Tanatoprattore.
Normalmente, la salma viene presentata alla famiglia in qualsiasi stato si trovi e lasciando al caso il processo di decomposizione (o degrado..se dobbiamo essere più delicati..), senza pensare a coloro che devono vegliarlo.
La Tanatoprassi non solo risolve tutti gli inconvenienti della morte, ma pensa anche alle famiglie e a tutti coloro che si accingono ad essa per un ultimo saluto, dando loro la possibilità di vedere il caro estinto come un dormiente e non come un cadavere, garantendo salubrità durante la veglia.
 
Spesso, a causa di drammatici e spiacevoli circostanze, la prassi è quella di chiudere la bara, negando alle persone in lutto la possibilità di rivolgere l’ultimo saluto al loro caro estinto, aggiungendo altro dolore alla già grande disperazione della perdita. Ma ancora più spesso, le persone decidono di non voler vedere il loro defunto perché hanno paura di non riconoscerlo o semplicemente di vederlo cambiato da tutti i segni che si presentano dopo il decesso. Dal punto di vista psicologico, questa è forse la soluzione più comoda ai più che si potrebbe agevolmente risolvere se si avesse la garanzia di presentare un defunto sereno, liberato.
 
Ricordiamoci che la morte non riguarda solo gli altri, riguarda tutti: ogni defunto è stato un padre, una madre, un amico una figlia un fratello ecc, ma solo quando ci tocca da vicino ci rendiamo conto che esiste e sicuramente non ci fa piacere dare l’addio al nostro caro in condizioni non igieniche, ma soprattutto non riconoscerlo più a causa della veloce trasformazione dovuta alla decomposizione. Grazie alla Tanatoprassi possiamo cominciare ad eliminare la paura della morte, perlomeno riuscendo a guardarla per quello che è: un evento naturale, certamente traumatico ma non più devastante dal punto di vista dei sensi.
 
Per saperne di più su questa nobile ed emergente professione, e su tutti i suoi benefici, nonché per tutti i dubbi e le curiosità, siamo lieti di invitarla all’incontro che si terrà la mattina del 19 Aprile 2014 presso il Centro Servizi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Via del Pozzo 71, Modena.
 
Verrà presentata la Tanatoprassi, i suoi Tanatoprattori, e si discuterà di tutti i problemi legati alla morte.
 
 
Selezione al Corso specialistico di Tanatoprassi
 
Il Corso è biennale, tra fase didattica (obbligatoria), pratica (tenuto da docenti Tanatoprattori autorizzati) e un periodo di stage della durata di 4 mesi (prorogabile a 6 mesi), in aziende funerarie pubbliche e private presenti su tutto il territorio nazionale.
L’I.N.I.T ricerca persone fortemente motivate ad intraprendere questa nuova ed emergente professione.
La partecipazione alle selezioni è libera e gratuita e non è vincolante ai fini dell’iscrizione. Per maggiori info: telefonare allo 800.136.086 o scrivere a: formazione@tanatoprassi.it
 
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