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Andrea Fantozzi 09/11/2020
Tragedia a Venezia, motoscafo offshore si schianta contro la diga San Nicoletto: 3 morti
18 settembre 2019 - È di tre morti e un ferito il bilancio del gravissimo incidente nautico avvenuto ieri sera a Venezia. Una imbarcazione offshore si è schiantata contro la diga di San Nicoletto a quasi 80 nodi. Una delle vittime è il progettista e pilota motonautico Fabio Buzzi, detentore di numerosi primati nell'offshore: stava tentando il record della Venezia-Montecarlo. Ferito gravemente un altro pilota italiano, Mario Invernizzi. Gli altri due morti sono invece due piloti inglesi le cui salme sono state affidate agli operatori dell'Istituto Nazionale Italiano di tanatoprassi per la ricomposizione e la dovuta conservazione del corpo per il rimpatrio in Gran Bretagna.
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Andrea Fantozzi 09/11/2020
Ritrovato senza vita il giovane scomparso a Dorio in Provincia di Lecco.
Domenica 10 Settembre 2017
Emery Keaton, 23 anni, di Manchester è precipitato dal Legnoncino. La salma ora sarà ricomposta e conservata dall'istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi e rimpatriata in Inghilterra.
Da giovedì pomeriggio non si avevano notizie di Emery Keaton, 23 anni, inglese di Manchester.
Il suo corpo senza vita è stato trovato attorno alle 13 dal Soccorso alpino sotto la croce del Legnoncino. L’ipotesi è che sia precipitato in un burrone dopo aver messo il piede in fallo lungo un sentiero che pure gli esperti non considerano difficile.
Nel pomeriggio di venerdì era stata presentata la denuncia di scomparsa alla stazione dei carabinieri di Colico, quindi erano iniziate le ricerche da parte della squadra di Dervio e Valvarrone del Soccorso alpino. Il giovane sarebbe stato visto in cima al Legnoncino, attorno alle 17.30 di giovedì ed una successiva notizia aveva fatto combaciare la sua presenza ai Roccoli Lorla.Sabato le prime ricerche si erano concentrate sul “Sentiero del Viandante”, nel tratto tra Dorio e Colico ed erano state sospese per l’oscurità. Oggi il tragico ritrovamento. Gli esperti dell'I.N.I.T. provvederanno alla sistemazione della salma per il rientro in Gran Bretagna.
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Andrea Fantozzi 09/11/2020
Non ce l'hanno fatta i due alpinisti rimasti bloccati sul Cervino, le salme affidate all’Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi.
Aosta - Nella cima valdostana sono stati recuperati sotto mezzo metro di neve, assiderati, i corpi dei due alpinisti inglesi rimasti bloccati da giovedì sera a quota 4mila metri, a causa del maltempo. Il maresciallo Massimiliano Giovannini, comandante del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia, racconta che «avevano cercato riparo in un nicchia sottovento e sono stati trovati sdraiati, l'uno accanto all'altro». Uno «indossava indumenti leggeri, l'altro aveva qualche capo un po’ più pesante». A indirizzare i soccorritori in mezzo alla neve è stato lo «zaino sulle spalle di uno dei due alpinisti», l'uomo infatti «giaceva prono» sulla montagna.
Le salme sono state trasferite alla camera mortuaria del cimitero di Aosta, dove il medico legale ha svolto un'ispezione esterna dopo di che i corpi sono stati affidati al personale dell’I.N.I.T. Istituto Nazionale Italiano di tanatoprassi. I due alpinisti sono risultati essere Peter Rumble e Dennis Robinson, entrambi di 67 anni. Vivevano in Francia ed erano arrivati a Cervinia in camper, insieme alla compagna di Robinson. Alla donna avevano detto che sarebbero stati via tre o quattro giorni a scalare, per questo lei non si era preoccupata anche quando entrambi i telefoni si erano scaricati. Non avevano con sè i documenti: i finanzieri sono risaliti alla compagna di Robinson grazie a un'immagine del camper parcheggiato a Cervinia, esaminando le foto salvate nella memoria della macchina fotografica trovata negli zaini.
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