La Tanatoprassi oggi

La parola Tanatoprassi, è ancora poco conosciuta nel nostro Paese, essa deriva dal greco tanatos che vuol dire "morte" e prassi che vuol dire "pratica", viene quindi usata per indicare l'insieme delle cure rivolte alla salma.

Ma oggi fortunatamente, sono stati fatti dei grandi passi avanti, infatti la lingua italiana riconosce tale termine, in quanto esso fa ora parte ufficiale del nostro patrimonio linguistico.

Il nuovo e conosciutissimo vocabolario della lingua italiana, lo "ZINGARELLI", lo attesta nella sua dodicesima edizione del 1998, acquisendolo e specificandolo.

E' opportuno premettere che, questa tecnica si è consolidata in Europa, recepita da paesi di oltre oceano prima che nel vecchio continente. Attualmente però la Tanatoprassi, oltre agli Stati Uniti dove è praticata sulla quasi totalità delle salme, è legalmente autorizzata in molti Paesi Europei e si sta diffondendo rapidamente. Anche nel nostro Paese, questa tecnica incomincia a prendere piede, il primo ponte in tale direzione è stato gettato in Lazio, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Campania,  Abruzzo, Sardegna, ecc.  questo grazie al Sig. Andrea Fantozzi, Presidente e fondatore dell'A.I.T. (Associazione Italiana di Tanatoprassi), e dell'I.N.I.T. (Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi).

Ma la cosa importante è, che questa disciplina, si sta sviluppando in tutto il nostro paese, dando cosi vita alla realizzazione delle case funerarie.

L'intento, è quello di promuovere e realizzare una serie di iniziative, confrontando la realtà del nostro Paese con quella dei Paesi più evoluti; stimolare quindi le varie regioni per la promozione della Tanatoprassi, nonché promuovere corsi per Tanatoprattori, corsi intensivi, seminari specialistici ecc.

Per quanto riguarda le case funerarie, è importante dire che la loro presenza diventerà indispensabile, con la nascita del tanatoprattore, la loro funzione sarà quella di ospitare la salma, il defunto così, non dovrà sostare troppo tempo nell'ambiente tetro e freddo dell'obitorio, garantendo alle famiglie in lutto, un luogo confortevole e personale specializzato.

In questo modo, la famiglia avrà la possibilità di prolungare la veglia grazie al trattamento di tanatoprassi, si potrà raccogliere intorno al loro caro in modo più riservato, potendo arrivare al giorno del funerale, seppure nel dolore, più preparata.

Una normativa vigente in Italia nel Regolamento di Polizia Mortuaria, mette in evidenza che, mentre per l'imbalsamazione vi sono delle precise disposizioni, quasi niente è previsto per ciò che riguarda la Tanatoprassi.

Un passo importante che l'A.I.T. sta compiendo, è quello di instaurare un significativo rapporto di fiducia con i responsabili e i dirigenti del Ministero della Sanità; per tanto si è in attesa di innovazioni apportate al Regolamento di Polizia Mortuaria.

L'A.I.T. ha anche contribuito alla stesura dei programmi di formazione vigenti nei Paesi europei, garantendosi così, anche un ruolo di rilievo in sede europea. 

Concludendo, possiamo dire quindi che la moderna Tanatoprassi, non segue altro che le procedure utilizzate da quando esiste l'uomo e praticarla, significa sicuramente umanizzare la morte.

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