34 articoli nella categoria Incarichi affidati

Andrea Fantozzi 09/11/2020 0

Non ce l'hanno fatta i due alpinisti rimasti bloccati sul Cervino, le salme affidate all’Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi.

Aosta - Nella cima valdostana sono stati recuperati sotto mezzo metro di neve, assiderati, i corpi dei due alpinisti inglesi rimasti bloccati da giovedì sera a quota 4mila metri, a causa del maltempo. Il maresciallo Massimiliano Giovannini, comandante del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia, racconta che «avevano cercato riparo in un nicchia sottovento e sono stati trovati sdraiati, l'uno accanto all'altro». Uno «indossava indumenti leggeri, l'altro aveva qualche capo un po’ più pesante». A indirizzare i soccorritori in mezzo alla neve è stato lo «zaino sulle spalle di uno dei due alpinisti», l'uomo infatti «giaceva prono» sulla montagna. Le salme sono state trasferite alla camera mortuaria del cimitero di Aosta, dove il medico legale ha svolto un'ispezione esterna dopo di che i corpi sono stati affidati al personale dell’I.N.I.T. Istituto Nazionale Italiano di tanatoprassi. I due alpinisti sono risultati essere Peter Rumble e Dennis Robinson, entrambi di 67 anni. Vivevano in Francia ed erano arrivati a Cervinia in camper, insieme alla compagna di Robinson. Alla donna avevano detto che sarebbero stati via tre o quattro giorni a scalare, per questo lei non si era preoccupata anche quando entrambi i telefoni si erano scaricati. Non avevano con sè i documenti: i finanzieri sono risaliti alla compagna di Robinson grazie a un'immagine del camper parcheggiato a Cervinia, esaminando le foto salvate nella memoria della macchina fotografica trovata negli zaini.
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Andrea Fantozzi 09/11/2020 0

Vermiglio incidente in montagna, bolognese muore in Trentino

BOLOGNA - È stato trovato senza vita un turista disperso da ieri sera in Trentino, sul monte Tonale orientale. Si tratta di un uomo di 44 anni, originario di Bologna e residente in Irlanda, che era in vacanza con la famiglia a Vermiglio, nel Trentino occidentale, ed era uscito di casa la mattina di ieri per un’escursione, senza però fare rientro. L’allarme era scattato martedì sera, quando la moglie non l’aveva visto rientrare, dopo che era partito solo alla mattina. Le ricerche da parte del soccorso alpino sono iniziate subito, per fermarsi poi a mezzanotte e riprendere all’alba. Il ritrovamento è avvenuto verso le 9.30, quando è stato avvistato da un elicottero di Trentino emergenza in Val Selin, a 2.300 metri di quota. Il corpo era 250 metri più in basso del sentiero numero 137, che il turista avrebbe percorso fino al momento dell’incidente, rientrando dal giro che parte dal Tonale per Forte Zaccarana e località Biolca. Il soccorso alpino non esclude che il turista possa essere scivolato a causa dell’erba ghiacciata presente in quota, ma neanche che la caduta mortale possa essere stata causata da un malore. 09 gennaio 2017
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Andrea Fantozzi 09/11/2020 0

Vipiteno "01 Gennaio 2017, donna Canadese di 24 anni scivola sul ghiaccio e muore

VIPITENO. Il primo incidente mortale dell'anno si è verificato oggi pomeriggio a Cima Gallina, in val Giovo, nella zona di Vipiteno. Una giovane donna di 24 anni, di nazionalità canadese, stava percorrendo un sentiero che - a causa del freddo delle ultime ore - era quasi completamente ghiacciato. Ha perso improvvisamente l'equilibrio ed è morta a seguito della caduta. Vano l'intervento del Servizio di soccorso in montagna e dell'elisoccorso provinciale, intervenuto con il Pelikan 2. Dei rilievi si stanno occupando i carabinieri, che cercheranno di stabilire l'esatta dinamica della tragedia.
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Andrea Fantozzi 09/11/2020 0

Non si apre paracadute, base jumper muore in Trentino

PIETRAMURATA - Pochi minuti dopo le 12 di quest'oggi, venerdì 26 maggio 2017, un jumper di 36 anni di nazionalità svedese Richard Tord Lindstrom, dopo un fallito lancio con tuta alare dal Monte Casale, si è schiantato sulle strapiombanti pareti la sottostante frazione Pietramurata di Dro. Difficile le operazioni di recupero della salma, che vede impegnate le squadre del soccorso alpino della stazione di Riva del Garda, con il supporto dei vigili del fuoco volontari del capoluogo comunale. ULTIMA ORA (18.03) - La salma non è stata ancora recuperata. Operazioni ancora in corso, rese particolarmente difficili dall'esperità delle rocce e della zona a ridosso di uno strapiombo. La base operativa è stata approntata presso il campo sportivo di Pietramurata. ULTIMA ORA (18.40) - La salma è stata recuperata dall'elicottero sanitario dopo tutti i rilievi di rito la salma è stata affidata agli esperti dell’Istituto Nazionale Italiano Tanatoprassi per la ricomposizione e conservazione del corpo per il conseguente rimpatrio in Svezia
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Andrea Fantozzi 09/11/2020 0

Muore in Marmolada, nessuno lo cerca. La salma affidata all'Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi di Andrea Fantozzi.

CANAZEI. Trovato morto nel crepaccio due giorni dopo essere uscito dal suo albergo per salire sulla Marmolada. Basil Ernest Yule, australiano, aveva 79 anni ed era in vacanza in Trentino da solo. Aveva noleggiato parte dell'attrezzatura - ramponi e piccone – in un negozio di Canazei e al commesso aveva detto di puntare a Punta Penia, 3343 metri di quota. Il gestore dell'albergo ha atteso il giorno successivo per dare l'allarme ai carabinieri. Sono numerosi gli stranieri che, in estate e in inverno, frequentano la zona e capita di frequente – spiegano a Canazei – che degli ospiti partano per escursioni anche lunghe, il Giro dei quattro passi su tutte, e trascorrano una o più notti fuori, non sempre avvisando prima gli albergatori. Appena ricevuta la segnalazione, nel pomeriggio di martedì, i carabinieri della stazione guidata dal comandante Giampaolo Saggese hanno allertato il Soccorso alpino. Le ricerche sono partite subito, con l'ausilio dell'elicottero, ma in serata le condizioni atmosferiche erano proibitive a causa di una fitta cortina di nebbia che limitava la visibilità a pochi metri. Da qui la decisione di sospendere le operazioni per riprenderle ieri mattina presto, con i velivoli di Trentino Emergenza e del Suem di Belluno. Attorno alle 7, grazie anche al cielo sereno, la sagoma dell'alpinista è stata localizzata in fondo alla crepacciata terminale, prima delle roccette, sulla via normale che da Pian dei Fiacconi, a 2626 metri, conduce alla vetta lungo la cresta ovest. La parte finale è una lunga rampa rocciosa attrezzata dal 2005, una ferrata da esperti perché lunga e in quota. Difficile dire dove si trovasse il 79enne australiano quando è scivolato. È possibile che sia stato tradito da un passaggio particolarmente ripido o da un momento di stanchezza. Fatto sta che - secondo i carabinieri - è precipitato per almeno un centinaio di metri sfracellandosi sulle rocce sottostanti e morendo quasi certamente sul colpo. Secondo i soccorritori era ben attrezzato, con imbrago e kit da ferrata, ed è probabile che sia caduto in fase di discesa. Il corpo dell’alpinista è stato recuperato con il verricello e trasportato a valle. Nessuno però ha chiamato, finora, per chiedere sue notizie e i carabinieri sono in cerca dei parenti o dei conoscenti, anche in Italia, che possano avvisare i suoi familiari più stretti, per avviare poi le pratiche burocratiche per il riconoscimento e il trasferimento della salma in patria. Nel frattempo la salma è stata affidata all'Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi di Andrea Fantozzi che ha inviato la tanatoprattrice Antonia Fiorentino per la ricomposizione e conservazione del corpo per il conseguente rimpatrio in Australia.
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Andrea Fantozzi 09/11/2020 0

Sbarcata a Messina la salma di un cittadino inglese morto sulla nave da Crociera MSC

Durante la crociera in navigazione ieri nel Mediterraneo da Palma Di Maiorca verso la Sicilia, un cittadino inglese è morto a causa di un infarto. L’uomo, si trovava in vacanza in compagnia della famiglia. La salma è stata sbarcata a Messina e collocata nella camera mortuaria dell'ospedale AO Papardo in attesa che vengano rese operative le complicate procedure già avviate per il trasferimento internazionale. La salma è stata affidata agli esperti dell'I.N.I.T per la conservazione del corpo dopo di che ripartirà con un volo per per l'Inghilterra.
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Andrea Fantozzi 09/11/2020 0

Muore dopo il lancio con la tuta alare la salma affidata agli esperti dell'I.N.I.T.

29 Agosto, 2017 - TRENTO. L'adrenalina di un volo con la tuta alare, lanciandosi dalla cima della Paganella per atterrare vicino alla chiesa di Zambana Vecchia, si è trasformata in tragedia per un giovane ventiseienne che ha trovato la morte finendo il suo volo in modo tragico in un canalone a circa 800 metri di altezza ieri mattina. Benjamin Robert Dummett, australiano, faceva parte di un gruppo di tre basejumper (un altro australiano, Joshua Noel Richerds, e un meranese residente in Svizzera, S.J.B. le sue iniziali) che si sono lanciati dalla zone delle antenne con destinazione, appunto, Zambana vecchia. Solo uno dei tre, l’altoatesino che vive in Svizzera, è però riuscito a raggiungere la destinazione e quando si è accorto che i compagni non arrivavano ha subito lanciato l'allarme, telefonando al 112. Sono quindi scattate subito le operazioni di soccorso per la ricerca dei due dispersi. Alle operazioni hanno partecipato un elicottero di Trentino Emergenza e le squadre, per un totale di una ventina di uomini, dell'area operativa Trentino centrale del Soccorso alpino. Presenti anche i vigili del fuoco volontari di Zambana, i carabinieri di Trento e un'ambulanza del 118. Joshua Noel Richerds è stato trovato ferito verso le 13 e 30 in una zona impervia. È stato recuperato con il verricello e portato in elicottero immediatamente all'ospedale Santa Chiara. Presenta diversi traumi ma non è in pericolo di vita. Terribile, invece, il destino per Benjamin Robert Dummett: dopo una ricerca durata un paio d'ore - effettuata anche con l'aiuto dell’amico illeso, che è stato fatto salire sull'elicottero per indirizzare i soccorritori verso i possibili luoghi dove trovarlo - è stato trovato cadavere a circa 800 metri di quota in un canalone, in una zona molto impervia, tra i laghi di Lamar e Zambana vecchia, poco distante dal sentiero Sat 680. Probabilmente la causa dell'incidente mortale va ricercata in una discesa troppo radente che si è conclusa in uno scontro ad altissima velocita con gli alberi e la successiva rovinosa caduta nel canalone. In pratica la deduzione più logica è che non è riuscito a riprendere quota per scollinare e scendere poi fino a Zambana vecchia. «Bastava pochissimo, bastava volasse qualche metro più alto e se la sarebbe cavata», afferma il pilota dell'elicottero Bruno Avi. Da tenere presente che alla massima velocità chi vola con la tuta alare arriva a superare i 250 km all’ora. Basta una minima disattenzione o una corrente imprevista troppo forte per deviare dalla rotta programmata. Non è il primo incidente mortale che si verifica in questa zona. Un anno fa un tedesco, anche lui partito dalla Paganella indossando la sua tuta alare, si schiantò poco prima dell'atterraggio perdendo la vita nell'impatto. La salma è stata portata nella cappella mortuaria del cimitero di Lavis dove gli esperti dell'istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi hanno provveduto alla ricomposizione e alla conservazione del corpo, la salma dopo è stata messa a disposizione dei familiari che dopo le necessarie pratiche burocratiche potranno riportare il loro caro in patria per dargli l'ultimo saluto.
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Andrea Fantozzi 09/11/2020 0

Ritrovato senza vita il giovane scomparso a Dorio in Provincia di Lecco.

Domenica 10 Settembre 2017 Emery Keaton, 23 anni, di Manchester è precipitato dal Legnoncino. La salma ora sarà ricomposta e conservata dall'istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi e rimpatriata in Inghilterra. Da giovedì pomeriggio non si avevano notizie di Emery Keaton, 23 anni, inglese di Manchester. Il suo corpo senza vita è stato trovato attorno alle 13 dal Soccorso alpino sotto la croce del Legnoncino. L’ipotesi è che sia precipitato in un burrone dopo aver messo il piede in fallo lungo un sentiero che pure gli esperti non considerano difficile. Nel pomeriggio di venerdì era stata presentata la denuncia di scomparsa alla stazione dei carabinieri di Colico, quindi erano iniziate le ricerche da parte della squadra di Dervio e Valvarrone del Soccorso alpino. Il giovane sarebbe stato visto in cima al Legnoncino, attorno alle 17.30 di giovedì ed una successiva notizia aveva fatto combaciare la sua presenza ai Roccoli Lorla.Sabato le prime ricerche si erano concentrate sul “Sentiero del Viandante”, nel tratto tra Dorio e Colico ed erano state sospese per l’oscurità. Oggi il tragico ritrovamento. Gli esperti dell'I.N.I.T. provvederanno alla sistemazione della salma per il rientro in Gran Bretagna.
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